mercoledì 5 giugno 2013

Il Reiky: tra energia e spiritualità

Sicuramente molti hanno sentito almeno una volta nella loro vita parlare di Reiky, affibbiandolo inconsapevolmente al termine “meditazione”, ma pochi, probabilmente hanno approfondito entrando nel merito di quella che è la vera essenza del Reiky. Il Reiky, innanzitutto, è una pratica spirituale, usata come forma terapeutica alternativa alla medicina tradizionale, per il trattamento di malanni fisici, emozionali e mentali. Come la maggior parte di queste discipline orientali, le origini del Reiky sono avvolte nel mistero ma secondo la tradizione pare fu un certo Mikao Usui, nato in Giappone nel 1865 a svilupparne la pratica. Nell'aprile del 1922, Usui andò a Tokyo, dove fondò il primo Reiky Ryoho Gakkai, un pruppo di cento persone che si incontravano periodicamente per mettere in pratica il Reiky. Tale pratica si espanse nell'America del Nord grazie alla dottoressa Takata, a metà del XX secolo che per 35 anni ne fu l'unica maestra.
Il nome Reiky deriva dalla pronuncia di due caratteri giapponesi che descrivono l'energia in sé: rei (significante “aldilà” o “spirituale”) e ki (significante “energia” o “forza vitale”). Nelle lingue occidentali il Reiky è definito come Energia Vitale Universale. Il Reiky si fonda principalmente su 5 principi etici, un cocktail di comportamenti per invitare la fortuna:

Solo per oggi: 
– Non ti arrabbiare;
 – Non ti preoccupare; 
– Sii riconoscente; 
– Lavora duro (per migliorare te stesso); 
– Sii gentile con gli altri; 
Ogni giorno e ogni notte, siediti nella posizione del Gassho (le mani giunte di fronte al torace, conosciuta anche come la posizione di preghiera) e pronuncia queste parole a voce alta nel tuo cuore. Per l'evoluzione del corpo e dell'anima.” Mikao Usui.



I sostenitori del Reiky affermano che esiste un'energia vitale universale, accessibile ai praticanti per indurre effetti curativi e che tutti quanti, attraverso l'iniziazione e la pratica vi possono accedere. La credenza di base è che l'energia scorrerà attraverso le mani del praticante. Tale energia discende dall'Universo ed è quindi inesauribile. Secondo gli aderenti questi flussi di energia sono utili per curare malesseri fisici, mentali, emozionali e spirituali. E questo perchè il malanno fisico non è nient'altro che l'effetto di un squilibrio energetico della vittima. La funzione principale del Reiky è, appunto, di ristabilire l'equilibrio che si fonda principalmente sul pensiero positivo e quindi su emozioni di gioia, amore, pietà, tranquillità ed appagamento. Le emozioni negative come la rabbia, la paura, ecc. comportano un dispendio energetico molto elevato e possono infettare fisicamente la persona che le prova. Il Reiky va ad intervenire proprio su quei punti, ristabilendo la pace e l'equilibrio cosicchè, a seguito della guarigione spirituale possa verificarsi anche quella corporale.

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